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Adele, 30 è il mio disco più personale

Adele, 30 è il mio disco più personale

Figlio del divorzio ma non è ballate per cuori infranti

“Il mio album più personale”: così Adele presenta sui social ’30’, il suo quarto album, in uscita il 19 novembre, anticipato dal singolo “Easy on me”.

In scaletta, dodici canzoni, di cui alcune presentate dal vivo domenica sera al Griffith Observatory di Los Angeles, dove Adele si è esibita per la prima volta di fronte al figlio di nove anni Angelo, la cui voce compare in uno dei brani, la ninna nanna R’n’b ‘My Little Love’ dove la 33enne inglese affronta i sensi di colpa per la separazione dal marito e padre del piccolo, Simon Konecki.

“Sono stata sempre ossessionata – ha detto in una lunga intervista con Oprah Winfrey – dall’idea di una famiglia nucleare perché non ne ho avuta una. E ora ho sensi di colpa per aver smantellato la vita di mio figlio per la mia. A volte mi chiedo se avrei fatto meglio a tener la bocca chiusa invece di far male alle due persone che amo di più al mondo”.
Nonostante il disco – il suo quarto album dopo 19, 21 e 25 – sia figlio di questo momento difficile, a sentirlo – nell’ascolto blindato fatto a Milano – non suona di quel soul dolente cui Adele ha abituato negli anni i suoi fan. Altro che ballate per cuori infranti: annunciato sui media di tutto il mondo come il blockbuster delle prossime feste, l’album si apre con una canzone, ‘Strangers by Nature’, che sembra l’accompagnamento perfetto per il Natale ed è – come spiegato a Rolling Stone America – un omaggio a Judy Garland, nato dalla visione del biopic Judy. Una canzone realizzata con Ludwig Göransson, il compositore svedese premio Oscar per ‘Black Panther’.
Nonostante il titolo, ‘Cry Your Heart Out’ è un brano uptempo ballabile e gioioso, così come la canzone che lo segue, ‘Oh my God’. E via con ‘Can I Get It’, il brano forse più ‘Adele’ di tutto il nuovo lavoro. E’ una ballad piano e voce ‘I Drink Wine’, mentre la romantica ‘All Night Parking’ è un omaggio al pianista jazz Erroll Garner, scomparso nel 1977 e con il quale Adele duetta virtualmente. Parla del rapporto con il padre, che se ne andò di casa quando era bambina e che ha ritrovato solo per poco, prima della sua morte, lo scorso maggio, l’intimista ‘To Be Loved’.
Per questo nuovo lavoro, oltre ai produttori Tobias Jesso Jr.
e Greg Kurstin – già al suo fianco per i precedenti album – Adele si è avvalsa della collaborazione del londinese Inflo, che l’ha aiutata a essere – ha raccontato ancora alla rivista americana – un po’ meno maniaca del controllo, oltre che con Max Martin e Shellback, già al lavoro con colleghe come Britney Spears, Katy Perry e Taylor Swift.
Non ancora uscito, il disco della star vincitrice di un Oscar e di 15 Grammy Award è già da record: Easy on Me, il primo singolo, accompagnato da un video diretto dal regista di culto Xavier Dolan, ha fatto in un sol giorno più di 340 milioni di streaming. (ANSA).

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