The Fuzzy Dice: “Noi, Elvis, Bobby Solo e… Portofino”
La band abruzzese si presenta al grande pubblico con il loro travolgente Rock ’n’ Roll
Si intitola “Portofino” il singolo che segna l’esordio discografico dei The Fuzzy Dice
alias Teddy Di Ubaldo (voce), Lorenzo Fantini (piano e voce), Matteo Fantini (contrabbasso e voce), Filippo Del Piccolo (chitarra e voce) ed Elvis Di Natale (batteria).
La band abruzzese ha ben dieci anni di carriera alle spalle, durante i quali ha proposto al pubblico il repertorio Rock ’n’ Roll degli anni ’50, spaziando da Elvis Presley a Johnny Cash.
Conosciamoli meglio attraverso questa chiacchierata realizzata con il frontman Teddy Di Ubaldo.
Cosa rappresenta per te il Rock ’n’ Roll?
Per me è uno stile di vita, essendo cresciuto sin da bambino con la musica di Elvis. Dalla tenera età di cinque anni, mio papà mi faceva ascoltare i suoi 33 giri e posso affermare di essere cresciuto a pane e Rock ’n’ Roll.
Il Rock ’n’ Roll è per me uno stile di vita
Ti è capitato di vedere al cinema l’ultimo film diretto da Baz Luhrmann?
L’ho visto già due volte e devo dire che mi è piaciuto tantissimo. Conoscendo benissimo la storia di Elvis, dalla sua vita privata alla sua carriera artistica, devo dire che con questo film, sia Austin Butler che Tom Hanks, hanno davvero reso giustizia alla sua figura, al suo mito e alla leggenda.
Cosa ti affascina di più degli anni ‘50?
La cosa che mi affascina di quegli anni è il boom economico, la conseguente rivoluzione dei teenager che si sentivano finalmente vivi dopo un lungo periodo di guerra.
Con l’avvento del Rock ’n’ Roll, migliaia di ragazzi sono riusciti ad identificarsi in determinate icone e personaggi, arrivando a vivere un momento unico a livello storico, sia dal punto di vista musicale che culturale.
Uno degli esponenti italiani più importanti del rock è da sempre Bobby Solo, com’è lavorare al suo fianco e girare in tour con lui?
Bobby Solo è un artista incredibile, ma prima ancora una persona davvero speciale, è dotato di una bontà di cuore unica nel suo genere. Nonostante i suoi cinquantanove anni di carriera, si mette a disposizione degli altri con grande umiltà.
Bobby Solo è uno dei più importanti cantanti italiani di rock’n’roll
Che tipo di rapporto avete instaurato?
Tra me e Bobby c’è stato subito una grande affinità musicale, perché forse rivede in me il suo alter ego di quando era giovane.
Durante i concerti, oltre al suo vasto repertorio, ripropone i grandi classici annui ’50 e ’60. Un po’ lo stesso background che fa parte della nostra formazione e che proponiamo anche noi durante gli spettacoli dal vivo da dieci anni a questa parte.
Cosa vi piacerebbe riuscire a raggiungere con “Portofino”?
Più pubblico possibile! Il desiderio di realizzare questo inedito è nato dal bisogno di creare qualcosa di originale, un brano che rispecchiasse al 100% il nostro sound, mescolando lo spirito vintage a sonorità decisamente più moderne.