Due storie che fanno rabbrividire, cose accadute, che hanno portato le persone a temere per la loro vita. Raccontate oggi alle 12:00 su muschio selvaggio. Si toccheranno argomenti, per persone non deboli di cuore e stomaco. Valeria Vecchione appassionata della vicenda del Mostro di Firenze e Daniele Trincheri, ricercatone nel caso Zodiac, proveranno a spiegarci come questi due personaggi, forse, potrebbero esserne uno solo.
Penultima puntata di Muschio Selvaggio, il Mostro di Firenze e Zodiac, ripercorrendo le vicende con Valeria Vecchione e Daniele Trincheri
La penultima puntata di MUSCHIO SELVAGGIO, online il 18 marzo alle 12:00, è dedicata a uno dei più grandi misteri della storia italiana: il Mostro di Firenze e a uno dei più grandi misteri della storia americana: il serial killer Zodiac. La domanda è “Il mostro di Firenze e Zodiac sono la stessa persona?”. A portare sul tavolo di MUSCHIO SELVAGGIO questa teoria sono Valeria Vecchione, impiegata milanese con la passione per il caso del Mostro di Firenze e Daniele Trincheri, ricercatore del caso Zodiac.
Valeria Vecchione ci racconta la sua teoria iniziando dal Mostro di Firenze
Valeria Vecchione ci catapulta nell’oscura e serrata trama del misterioso Mostro di Firenze, che dal 1974 al 1985 seminò terrore tra le campagne fiorentine, uccidendo sedici persone. La sua crudeltà era tale che, alla sua prima vittima femminile, inflisse ben 96 coltellate. A partire dal 1981, il Mostro iniziò ad asportare il pube alle sue vittime, culminando negli orrori del 1984 e 1985 quando strappò via addirittura il seno sinistro, suscitando lo sgomento degli inquirenti stessi
“rimasero talmente impressionati da dire che in Italia non si era mai vista una cosa del genere” afferma Valeria.
Valeria illustra l’inchiesta del giornalista Francesco Amicone che dopo aver indagato, studiato gli atti, seguito indizi arriva a una conclusione: secondo lui il Mostro di Firenze e Zodiac sono la stessa persona.
La descrizione di un ragazzo sopravvissuto alle coltellate di Zodiac, raccontata da Daniele Trincheri
Daniele tesse l’intricata trama della storia del serial killer Zodiac, un predatore di coppiette proprio come lo sarà il Mostro di Firenze. Ci racconta tutti gli omicidi iniziati il 20 dicembre 1969, fornisce la descrizione del Killer fatta da un ragazzo sopravvissuto alle sue coltellate e mostra anche le lettere inviate dall’assassino: quella in cui ammette che per lui uccidere è un piacere e un divertimento e in cui aggiunge
“ma la cosa migliore è che quando rinascerò, rinascerò in paradiso e le persone che ho ucciso saranno i miei schiavi nell’aldilà”.
Daniele racconta di come negli anni sia emerso che l’acqua è un elemento costante e importante per Zodiac, l’acqua è presente nelle vicinanze degli omicidi, nei nomi dei luoghi e persino nelle lettere che il killer invia fino al 74 per poi sparire per sempre, anno in cui appare per la prima volta il Mostro di Firenze.