Marc “Baby You Need Me” feat. Macy Gray, esempio di contaminazione vocale e sonora
Baby You Need Me è il nuovo singolo del giovane e talentuoso Marc, artista precedentemente noto con il nome di Mark Cucchelli. Il brano vede la partecipazione della superstar internazionale Macy Gray, in primavera in gara nella prima edizione dell’American Song Contest.
Il giovane artista nel brano fornisce un’interpretazione convincente e sicura, che trae ispirazione da diversi anni di studi musicali classici
In passato Marc ha pubblicato l’album Ho seminato amore, nel quale si avverte una preparazione tecnica notevole, supportata dal talento di chi ha ben chiari gli obiettivi.
Un brano scanzonato, moderno, in cui si riconoscono riferimenti al mondo urban, senza dimenticare qualche riferimento contaminato, che affonda le radici negli anni ‘80 e ‘90, ma che strizza l’occhio anche all’onirico universo sonoro di The Weeknd.
Il singolo Baby You Need Me è accompagnato da un videoclip girato al Caribe Bay di Jesolo e che vede un cameo dell’ex Miss Italia Denny Mendez e la straordinaria partecipazione di Ilenia De Sena.
Il tuo nuovo singolo è uscito da qualche settimana. Sei soddisfatto dei primi riscontri ricevuti?
Sono molto soddisfatto dei risultati. Non solo per i numeri, ma ho ottenuto numerosi riscontri anche dalle persone che hanno ascoltato “Baby you need me” e, sui social o dal vivo, hanno notato una nuova forza, una nuova energia. Quella per ora è la mia soddisfazione più grande
Qual è il complimento più bello ricevuto per il nuovo brano?
Il complimento più bello ricevuto per ‘Baby you need me’ l’ho ricevuto da un mio caro amico musicista. Un artista con cui ho condiviso tanti palchi, tanta musica. Mi ha detto: ‘si vede che ti diverti.’ È stato il più grande complimento che potessero farmi.
Non che prima non mi divertissi o che non mi piacesse la musica che facevo, ma ho sentito l’esigenza di cambiare abito
C’è qualche aspetto speciale della personalità artistica di Macy Gray che hai scoperto durante la lavorazione del brano?
In realtà è stata più una conferma. Ho sempre visto Macy come un artista che si gode la musica che crea e interpreta, e assapora ogni singolo momento. Io percepivo questa sensazione dalla sua musica, però non ne ero certo. Dopo aver realizzato “Baby you need” con lei, ho capito che Macy è veramente un’artista da prendere come esempio non solo per la sua immensa bravura e professionalità, ma proprio per questo suo lato sensibile che le permette di vivere la musica al 100%
Ti piacerebbe tornare a collaborare con Macy Gray?
Vorrei tanto collaborare nuovamente con lei… Chissà…
Hai pensato di realizzare una versione in italiano del singolo?
Ci ho pensato e l’ho anche realizzata. Non so ancora quando la pubblicheremo, però abbiamo deciso di dare più valore all’originale ‘Baby you need me’ con testo in inglese. In ogni caso abbiamo notato che si tratta di un grande brano, che da tantissima carica in entrambe le lingue
Riascoltando il tuo primo album in italiano, quali sensazioni provi?
Provo una sensazione strana. Riascoltare le mie canzoni di ‘Ho seminato amore’ faccio fatica a riconoscere la mia voce. Riascoltandomi capisco quanto sono cresciuto, ma guardo al mio passato con orgoglio, perché se non fosse stato per quel disco, che è il mio primo punto di partenza, probabilmente non sarei Marc, ma sei ancora Marco.
Il tuo approccio musicale ha una connotazione internazionale. C’è qualche paese nel quale vorresti esibirti?
Io vorrei tanto esibirmi di nuovo negli Stati Uniti. La trasferta di qualche anno fa è stata qualcosa di magico. Sono sicuro che ora vivrei ancora meglio l’esperienza, grazie al nuovo approccio che ho, non solo musicalmente, ma nei confronti della mia persona, verso me stesso.
Credi che, dopo il successo dei Maneskin, si siano aperte le porte per la musica italiana nel mondo?
I Maneskin hanno fatto qualcosa di incredibile e meritato! Non solo hanno aperto alla musica italiana la strada al mondo, ma hanno anche dato un nuovo impulso ai giovani per cominciare a suonare. Si è ripensato fortemente al concetto di band. Quindi credo proprio che la musica italiana contemporanea grazie ai Maneskin sia molto più apprezzata e ascoltata con attenzione anche all’estero.