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Frank Matano: Un Nerd Della Comicità.

Frank Matano: Un Nerd Della Comicità

” il primo provino a italia’s got talent andò malissimo 

fortunatamente la mia ‘fissa’ per la comicità è diventata un mestiere

per anni mi sono sentito inadeguato perche’ ero il ragazzo che veniva dal web,

e ora sono lo ‘zio’ dei tiktoker e instagrammer “

 

In onda lunedì 14 febbraio alle 21 su sky tg24, e disponibile on demand tutte le interviste del ciclo stories sono anche tra i podcast di sky tg24,sul sito spettacolo di skytg24.it e le principali piattaforme di podcasting

È Frank Matano il protagonista della nuova puntata di “Stories”, il ciclo di interviste di Sky TG24 ai principali interpreti dello spettacolo. Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, il poliedrico artista si racconta in “Frank Matano, un nerd della comicità”lunedì 14 febbraio alle 21 su Sky TG24, e sempre disponibile On Demand

Con la regia di Francesco Venuto, l’intervista, accompagnata dalla fragorosa quanto irresistibile risata di Matano, è un susseguirsi di riflessioni e aneddoti dell’artista campano, sia professionali “Ho iniziato con gli scherzi telefonici su Youtube non a caso, perché ero tutelato dalle mura di casa”, che privati “Quando mi trasferii in America scelsi di frequentare le classi extra di italiano come lingua straniera. Facevo copiare gli altri. Ogni fine mese dovevamo fare uno speech davanti alla classe di almeno due minuti, ed io parlavo benissimo. Mi sentivo davvero un campione”.

Comico, attore, personaggio televisivo, Frank Matano è, dal 2015, amatissimo giudice di Italia’s Got Talentil talent show di Sky prodotto da Fremantle (tutti i mercoledì alle 21.15 su Sky Uno e il martedì in chiaro su Tv8). Considerato il veterano tra i giudici che si sono avvicendati al tavolo dello show, Frank ricorda anche qualche piccola difficoltà iniziale nell’ottenerlo: “Il primo provino andò malissimo perché dovevo valutare i concorrenti dalla tv. Poi fortunatamente ho fatto un secondo provino con i concorrenti dal vivo, ed è andata un po’ meglio e piano piano, di anno in anno, a Got Talent sono riuscito ad avere sempre più tranquillità”. Ora quell’assegnazione di una sedia da giudice lo rende felice, ma ne sente ovviamente la responsabilità   “anche perché” racconta “siamo in un momento dove, sia nella musica che nel mondo dell’arte, tendono a tagliare, a fare fuori i ragazzi se le cose non funzionano subito”. Quella stessa poltrona gli ha permesso di scoprire talenti agli esordi quali Max Angioni, Francesco Arienzo e Aurora Leone.

Originario della provincia di Caserta, durante l’adolescenza la sua famiglia decide di trasferirsi negli Stati Uniti. Un triennio, quello vissuto nel Rhode Island, che gli ha permesso poi di diventare una sorta di nerd della comicità: “È una delle poche cose – afferma – che riesco a dire senza presunzione, ma so davvero tantissimo di comicità in generale e, soprattutto, degli stand-up americani, di cui sono un fissato. Ero proprio attratto da questi comici che parlavano molto sinceramente, oppure erano incredibilmente buffi e non si prendevano sul serio. Una fissa che poi, fortunatamente, è diventata un mestiere”. Parlando dei propri inizi, una volta rientrato in Italia, Matano racconta di come abbia raggiunto la ribalta creando, fra i primi, dei contenuti web: “Istintivamente mi è venuto da caricare gli scherzi telefonici su Youtube, quando – ricorda – veniva usato pochissimo in Italia. Ho inserito il primo video nel 2007, dopo aver fatto esperienza negli Usa”. E alla luce di questi trascorsi,  Matano si ritiene un po’  lo ‘zio’ degli odierni tiktoker o instagrammer: “Un po’’ mi rode –  spiega – perché per molto tempo mi sono portato dietro questo senso di inadeguatezza, di essere quello che è venuto dal web. Erano anni in cui era veramente strano metterci la faccia. Era qualcosa di inusuale. Oggi, invece, va molto di moda fare contenuti online, chiunque fa video. Mi sono vissuto tutta una fase che adesso è finita, e quindi sì, mi sento un po’ lo zio, e mi lamento anche un po’ come uno zio!”. 

Lo stesso senso di inadeguatezza – rivela – almeno per i primi anni non gli ha mai fatto ammettere, neanche a sé stesso, di voler fare dei film: “Mi sembrava una cosa ridicola da dire, rispetto al fatto di caricare degli scherzi telefonici su internet. Poi è capitato, ed era sicuramente una cosa che volevo e che mi piace tantissimo fare. Piano piano è andata sempre meglio, ho avuto un sacco di possibilità”.

Durante la messa in onda dell’intervista comparirà un QR Code che permetterà, inquadrandolo con la telecamera del proprio smartphone, di accedere a una serie di contenuti speciali dedicati all’artista, disponibili sul sito skytg24.it. Tutte le interviste di “Stories” sono anche proposte tra i podcast di Sky TG24, sul sito skytg24.it e sulle principali piattaforme di podcasting.

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