Lui si chiama Richard Gadd ed è il comico più popolare al mondo in questo momento! Come mai lo possiamo dire con sicurezza? Perché la serie di tv che ha ideato, scritto ed interpretato (e che è anche ispirata alla sua vita), Baby Reindeer, in meno di due settimane è diventata la serie più vista su Netflix. Ecco qualche numero che spiega meglio di me di questo successo:
⁃ 89 i Paesi in cui ad oggi è nella Top Ten dei titoli più visti della piattaforma
⁃ in 42 di questi, Italia compresa, è al primo posto.
⁃ In queste 2 settimane ha raccolto 13,3 milioni di visualizzazioni e 52,8 milioni di ore viste.
Un successo che sta ribaltando le certezze del canale di streaming e tutte le serie lanciate con solide e poderose campagne di marketing! Ma come è nata la storia di questa miniserie che sta entrando nelle case, anche, di moltissimi italiani?
Baby Reindeer: la vera storia del successo della “piccola renna”
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L’episodio 1 di questa storia è stato visto da 3 milioni di spettatori negli ultimi sette giorni, secondo i dati ufficiali di Barb forniti da overnights.tv.
Ma da dove è partita la storia di questo successo? In principio era stato uno spettacolo teatrale, messo in scena per la prima volta nel 2019 all’Edinburgh Festival Fringe. Ma ci sono dei numeri in questo racconto, che vengono ancora prima e che sembrano quasi una legge del contrappasso per gli antieroi di questo show: quelli dello stalking di cui è stato vittima il comico protagonista e autore di questa storia (vera)!
Richard Gadd: tutti numeri dello stalking che ha subito
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Sullo schermo la sua storia ci ha stupiti, inquietati, a tratti sconvolti, in alcuni momenti paralizzati. Ma quali sono i numeri dello stalking che ha reso Richard Gadd la vittima di persecuzione sistematica più famosa al mondo? Gadd, che nella serie si chiama Donny Dunn, ricevette, nel periodo in cui ha subito stalking in modo regolare, più di 41.000 e-mail, oltre 350 ore di messaggi vocali, 744 tweet, 46 messaggi su Facebook. Come mai questa serie è diversa da tutte quelle che fino ad oggi hanno raccontato una piaga sociale implacabile come lo stalking?
Baby Reindeer: la vittima di stalking non è più come prima
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La cosa che rende Donny Dann una vittima atipica per la narrazione televisiva e cinematografica vista fino ad oggi, è il suo potentissimo punto di vista. Fino ad oggi, nella fiction e nella cronaca nera, siamo stati abituati a vedere ed ascoltare le vittime solo come numeri passivi assoggettati alla perversione dei loro aguzzini. Cosa fa di così rivoluzionario Richard Gadd nel raccontare la sua storia vera? La “sua” vittima è:
complice
analitica
riflessiva
lucida
empatica in accezione negativa.
Per la prima volta il piccolo schermo consegna alla realtà un vero concentrato di servizio pubblico e civico: la salute mentale non è materia per specialisti; i traumi dei genitori, e la loro superficialità (anche quando totalmente leale e pulita) può consegnare al mondo le vittime del delitto perfetto; come si arriva ad odiare sè stessi? Quanto si è complici e attivi anche in una storia di persecuzione? Quali sono i veri mali della società contemporanea? Quanto è complice l’indifferenza di chi si muove e vive intorno ad una vittima di persecuzione?
La comicità del (non) sense!
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Un comico che incapace di far ridere ed il suo tentativo di sfondare attraverso il non-sense produce un monologo che rappresenta uno dei più potenti “j’accuse” che il piccolo schermo ricordi! Richard Gadd sembra proprio come appare nella miniserie che lo sta rendendo una vera rock star! A volte bellissimo nella sua immagine semplice e complicatissima. A volte leggerissimo. In alcuni momenti dannatamente sofferente. In una delle foto che posta sui suoi social scrive: (qui) “si vede quasi la parte in cui la mia anima muore”. L’immagine in questione è stata scattata nel 2020, prima di questo successo probabilmente insperato, dopo la storia con la sua stalker che, per la prima volta in un racconto drammatico di questo fenomeno persecutorio, la vittima chiama “relazione”. Verso la fine della miniserie Donny alludendo a quanto accaduto con Marta, la sua stalker, dice, infatti, “la nostra relazione”.
Come mai questa serie sta avendo così successo?
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Difficile dire come mai i numeri di questa serie siano così oltre le previsioni: la realtà offerta senza filtri, la verità che parla semplicemente senza addolcire la pillola alle vittime:
di abuso
di stupro
di stalking!
E cosa succederà nel piccolo e nel grande schermo da adesso in poi? Non sappiamo quanti altri simili “j’accuse” vedremo da “piccola renna” in poi. Sappiamo di certo che il racconto dell’abuso e della persecuzione, nel mondo della finzione-nonfinzione televisiva e (forse) anche, della cronaca, vivrà di un prima e dopo “baby reindeer” , per fortuna!