Al via la tournée di “Tutto sua Madre”, spettacolo teatrale tratto da “Les garçons et Guillaume, à table!”, testo di Guillaume Gallienne interpretato da Gianluca Ferrato, diretto in scena da Roberto Piana nella traduzione di Anna D’Elia, con l’adattamento drammaturgico di Tobia Rossi per la produzione di BisTremila. Dopo il passato debutto al Teatro Quirino, lo spettacolo torna in scena a Roma, nella riscoperta sala del Teatro Villa Lazzaroni dall’11 al 13 novembre 2022, per poi girare in molte sale italiane, tra Napoli, Trieste, Torino, Bologna e Palermo.
Un esilarante, sottile, profondo monologo, talmente ricco di personaggi da sembrare una commedia. Tutti i personaggi, sono interpretati da un unico attore in una sorta di girandola da trasformista della parola e della voce. Un testo nel quale si ride tanto, si fanno le dovute riflessioni sui condizionamenti familiari e si capisce come qualsiasi (ri)nascita, sia provvidenziale, auspicabile o addirittura necessaria, anche quando si tratta di un coming-out al contrario.
“L’equivoco infatti, si crea già nel titolo, non tanto in quello cinematografico, “Tutto sua Madre”, che tuttavia noi adotteremo perché ha un bel sapore vagamente almodovariano e di maggiore impatto, ma nell’originale teatrale, perché i garcons, cioè i ragazzi, che altro non sono se non i fratelli di Guillaume, sono maschi, belli, e testosteronici, mentre lui, Guillaume è l’esatto contrario”, annota il regista Roberto Piana. Il protagonista inviso al padre e ai fratelli, si ritroverà così ad imitare e a far vivere tutte le donne che ha immaginato o conosciuto, diventando via via la Principessa Sissi, l’Arciduchessa Sofia, una perfetta ballerina andalusa, sua nonna, sua zia.
Insomma ogni donna che osserva o che ammira. Ma più di ogni altra cosa, si trova a compiacere e a idolatrare sua madre, alla quale vuole dimostrare di essere unico. In questa perenne ricerca, Guillaume prova lui stesso a diventare la madre in ogni sua sfumatura, in ogni sua caratteristica; per questo la famiglia lo considera effeminato. Nonostante trucchi e moine, crisi d’identità, principesse e svolazzi, esilaranti malintesi, la sua vera natura emerge in una sorta, appunto, di coming-out all’incontrario. La storia prende una piega bizzarra e imprevedibile, che lo condurrà finalmente ad incontrare una ragazza, la “sua” ragazza con cui scoprire finalmente la possibilità di avere un amore…diverso. E reale, quello che lui ha sempre desiderato. Lo spettacolo è soprattutto la storia di un ragazzo e poi di un uomo che, attraverso peripezie e avventure, cerca di affermare la propria eterosessualità in una famiglia che, invece, lo aveva già ampiamente catalogato come omosessuale.