LE CASE VACANZA PIÙ INCREDIBILI DEL MONDO SI TROVANO SU NETFLIX?
A loro è dedicata una nuova serie che in ogni episodio ci porta alla scoperta di indirizzi unici, di lusso ma anche low budget
Dopo un anno passato tra tour virtuali e viaggi in AR abbiamo ancora voglia di scoprire il mondo attraverso lo schermo, almeno a giudicare dal successo che sta riscuotendo la nuova serie Netflix Le case vacanza più incredibili del mondo (The World’s Most Amazing Vacation Rentals nella versione originale). Una sorta di reality show che in otto episodi ci porta in giro per il globo al seguito dell’agente immobiliare Luis D. Ortiz, la giornalista esperta di viaggi Jo Franco e la designer autodidatta Megan Batoon, ognuno dei quali presenta tre diverse proprietà per un totale di 24 case vacanza in affitto.
Dalle case sugli alberi low budget a esclusive isole private, dagli igloo alle ville più lussuose, Le case vacanza più incredibili del mondo parte da Bali per portarci poi in Alaska, Montana, Miami, Caraibi, Finlandia, Città del Messico, Bahamas, Giappone, Berkshires e alle Hawaii.
Durante ogni episodio, il trio sceglie le case vacanza in base a diversi aspetti: Batoon sceglie le migliori case vacanza economiche; Franco ci mostra case vacanza uniche; e Ortiz si occupa di case di lusso in affitto. Il gruppo soggiorna due notti in ogni proprietà per testarle, fornendo consigli e dettagli culturali sulla zona e sulla proprietà.
“La cosa bella è che lo show è come un catalogo dei posti migliori. Abbiamo fatto la ricerca, abbiamo trovato alcuni indirizzi davvero fantastici ed esperienze che cambiano la vita: questo è il mio lato del viaggio. Ho viaggiato per un decennio e quando lo succede vedo il viaggio come l’occasione di imparare qualcosa di nuovo: una lingua, una cultura, incontrare persone. Quindi, le case vacanza che ho scelto permettono di interagire con i padroni di casa o di immergersi nel contesto – questo è ciò che è stato davvero speciale per me. Queste piattaforme ci consentono di guardare il mondo più come un’aula scolastica e meno come un luogo in cui fermarsi solo come turisti”.