Uno spettacolo unico sta per debuttare a Roma, in uno dei teatri più belli e suggestivi della Capitale! Per questa stagione sul palco di Off Off Theatre, il teatro di Via Giulia a Roma diretto da Silvano Spada, è arrivato il momento di aprire le porte di Gender Games e noi abbiamo incontrato le protagoniste per scoprire le emozioni prima del debutto…
Come nasce l’idea di Gender Games?
(H.E.R.) L’idea di Gender Games parte dal mio incontro con Ondadurto Teatro e Margò
(MARGÒ) L’idea di Gender Games nasce dall’incontro artistico con H.E.R. e dal desiderio di sperimentare e fondere insieme le nostre esperienze artistiche.
Come è nata la collaborazione con la struttura di Off Off Theatre?
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(H.E.R.)Da tempo il teatro Off/Off si occupa di questioni di genere e LGBTQIA grazie innanzitutto alla sensibilità della nostra cara compianta Carmen Pignataro….oltre, ovviamente, il direttore Silvano Spada
(MARGÒ)La collaborazione con l’Off Off Theatre è nata prima dello spettacolo. come Ondadurto Teatro ,da qualche anno infatti, organizziamo degli appuntamenti del nostro Festival Drag Me Up all’ Off Off e con il tempo è nata una stima reciproca che ci ha portato a programmare il nostro nuovo spettacolo in questo teatro storico romano sempre attento alle tematiche inerenti la comunità Queer.
Questo è un teatro che spesso porta in scena temi importanti e che ha grandi nomi in calendario, con ed insieme al vostro. Quali emozioni provate a pochi giorni dal debutto anche in virtù dell’importanza del teatro di Via Giulia?
(H.E.R.) Sono diverse volte che mi esibisco in quel teatro e ogni volta è sempre una vera emozione… ho assistito davvero alla sua ri- nascita e portare il nostro spettacolo al centro di Roma ha una valenza doppiamente importante
(MARGÒ) Sono molto felice ed emozionata nel condividere questa nuova esperienza artistica con il pubblico dell’Off Off theatre. Il nostro è un racconto intimo che tende però all’universale e sono molto curiosa della risposta delle persone che verrano a vedere lo spettacolo.
Vedremo in scena anche un particolare uso delle immagini, ci volete raccontare cosa vedremo di particolare?
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(H.E.R.) credo molto ( e ancora) in un “teatro povero ” cioè senza troppi artefici ma se l’intelligenza artificiale può servire a potenziare un concetto che di base rimane autentico ne sono felice: si vedranno immagini di NOI rielaborate come se sottoposte ad una sorta di lente deformante e in preda a continue metamorfosi (concept dello spettacolo di ovidiana memoria)
(MARGÒ) Ondadurto Teatro ha sempre avuto particolare sensibilità nell’utilizzo del video nelle proprie produzioni. Crediamo fortemente nella contaminazone dei differenti linguaggi espressivi atti a rafforzare il racconto scenico , la nostra sperimentazione è stata sempre incentrata sulla creazione di spettacoli dal forte impatto visivo dove il video ha sempre avuto un ruolo drammaturgico importante.
Alcune di queste immagini saranno generate con l’intelligenza artificiale, come mai questa scelta?
(H.E.R.)La metamorfosi è alla base del nostro spettacolo….quindi i mezzi se sono efficaci sono più che leciti
(MARGÒ) L’idea di utilizzare l’intelligenza artificiale è nata da un’esigenza drammaturgica, legata al centro dello spettacolo che è la trasformazione, la metamorfosi e la necessità di sviluppare visivamente il concetto di corpo non conforme. Inoltre ci affascina sempre la sfida di conoscere nuove tecniche che possano amplificare il lavoro sulla creazione di immagini forti e soprattutto immagini narranti.
Quello che vedremo è uno show in cui l’esperienza personale e lo studio, insieme all’arte, mettono a disposizione dello spettatore un viaggio in un tema che spesso viene sacrificato dai media. Quali emozioni vivete rispetto alla responsabilità di portarlo in scena?
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(H.E.R)Quello che vedremo nello show è un pochino ciò che da sempre ha caratterizzato me e Margò : la scelta di vita transgender ANCHE come materiale drammaturgico e poetico! Spesso queste tematiche, nella globalizzazione mediatica , vengono invece mercificate in modo veloce e banale…senza avere il tempo necessario per smaltirle con il tempo necessario al ” buio ” ….ecco….il Teatro lo può fare!! Negli anni passati il termine TRANS è stato quasi sempre messo al bando …poi ha suscitato pietismo , trasgressione ( che termine orribile!!)… oppure è stato accostato a tematiche pesanti come la prostituzione ….insomma non ha mai brillato di luce propria…è stato sempre un tema affascinante ma respingente ! Quello che vogliamo portare in scena sono soprattutto i temi del riscatto del “femminile come scelta”
In una società che ha sempre esaltato il machismo e denigrato chi sceglie di andare dall’altra parte noi faremo un triplo salto mortale facendo in modo che lo spettatore possa immergersi nella bellezza della trasformazione ( anche musicale)(MARGÒ) Da alcuni anni il mio lavoro artistico, insieme a Lorenzo Pasquali regista dello spettacolo, mio compagno di vita e di lavoro, è volto alla riappropriazione di narrazioni che spesso vediamo delegate ad altri. In quanto donna transgender, soprattutto in questo periodo storico, e in quanto artista, sento forte l’obbligo di raccontare la nostra comunità per acquisire maggiore visibiltà, ed affermare così, prepotentemente la nostra esistenza.
Avete vinto un avviso pubblico che sostiene il vostro show, ci volete raccontare qualcosa anche di questo aspetto del lavoro che c’è dietro Gender Games?
(H.E.R.)tematiche del genere hanno l’obbligo di passare anche per il canale dei bandi pubblici ecco perché trovo fondamentale che GENDER GAMES vada anche nelle scuole ….Ondadurto Teatro da tempo lavora anche su questo aspetto
(MARGÒ)Ondadurto Teatro sin dai suoi esordi ha sempre lavorato interfacciandosi con gli enti pubblici. Crediamo fortemente in un teatro accessibile a tutt* e nel valore sociale e politico dell’arte. La possibilità di poter accedere a bandi pubblici ci permette così di creare dei progetti artistici che possono essere fruiti da un pubblico più vasto al di là della sua provenienza geografica, sociale e culturale.
Ultima domanda: cosa vi aspettate dal pubblico in questi giorni a teatro?
(H.E.R.)Dal pubblico ci aspettiamo il passaparola…. perché si riconosce nel nostro lavoro la DIGNITA ‘ di aver cercato altrove … dunque un valore condivisibile e universale
Buon GENDER GAMES!
(MARGÒ) Dal pubblico ci aspettiamo curiosità e predisposizione nel lasciarsi condurre in un viaggio unico, un racconto senza etichette, una storia in ogni tempo, ogni luogo e con ogni nome, alla scoperta del femminile…come scelta.